Che cos'è un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico trasforma direttamente l’energia solare in energia elettrica.
E’ composto essenzialmente da:
– moduli o pannelli fotovoltaici;
– inverter, che trasforma la corrente continua generata dai moduli in corrente alternata;
– quadri elettrici e cavi di collegamento.
I moduli sono costituiti da celle in materiale semiconduttore, il più utilizzato dei quali è il silicio cristallino.

Che differenza c'è tra fotovoltaico e solare termico?

Entrambe le tipologie di impianto utilizzano il sole come fonte energetica, catturandone la radiazione attraverso superfici captanti: mentre i moduli fotovoltaici trasformano direttamente la radiazione solare in energia elettrica, i pannelli solari termici utilizzano l’energia termica del sole per riscaldare l’acqua da utilizzare per uso igienico sanitario o per il riscaldamento degli ambienti.

Perché il fotovoltaico è una scelta interessante?

Un impianto fotovoltaico rappresenta una fonte di energia pulita e rinnovabile. E’ una scelta eticamente responsabile (perché va a beneficio dell’ambiente) ma anche vantaggiosa, perché si diventa produttori di energia, non solo consumatori.
I vantaggi possono riassumersi in:
– assenza di qualsiasi tipo di emissione inquinante;
– risparmio di combustibili fossili;
– affidabilità degli impianti poiché non esistono parti in movimento(nel caso in cui non si realizzano impianti a inseguimento della traiettoria solare);
– costi di esercizio e manutenzione ridotti al minimo;
– certezza del prezzo dell’energia: significa comprare in anticipo l’energia elettrica che si userà nei prossimi decenni, avendo così la certezza che tale costo rimarrà costante,
– infine, un impianto fotovoltaico aumenta il valore dell’edificio sul quale viene installato.

E' possibile accumulare l'energia prodotta?

E’ possibile ed è particolarmente utile per gli impianti fotovoltaici non collegati alla rete elettrica (rifugi di montagna, ecc.), la cui produzione al momento non è incentivata.
Per gli impianti connessi alla rete vi sono soluzioni tecniche in continuo aggiornamento, che possono rendere conveniente l’investimento, da studiare e valutare comunque caso per caso sulla base di un’analisi approfondita costi/benefici.

Installare un impianto costa molto?

Valori orientativi di costo dell’impianto vanno da 1.500 €/kWp per gli impianti di piccola taglia a poco meno di 1.200 €/kWp per impianti di grosse dimensioni.
Il costo annuo di manutenzione è abbastanza contenuto: normalmente è stimato in circa l’1–1.5% del costo dell’impianto.

Cosa sono gli incentivi?

Esistono due tipi di incentivi: con l’espressione “incentivazione in conto capitale” si intende l’erogazione di un contributo per l’investimento necessario per la realizzazione di un impianto, con l’espressione “conto energia” viene indicato un meccanismo di incentivazione che remunera l’energia elettrica prodotta da un impianto per un certo numero di anni.

Che cos'è il Conto Energia?

In Italia, dal settembre 2005, è attivo il meccanismo d’incentivazione in “Conto Energia” per promuovere la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici. In pratica, l’energia prodotta viene venduta al Gestore dei Servizi Elettrici, da cui la si ricompra a prezzi inferiori. La differenza tra i due prezzi è appunto l’incentivo.

Tale forma di incentivazione è terminata a luglio 2013. Esistono attualmente sul mercato milioni di impianti incentivati in tale forma.

Come si vende l'energia prodotta?

Per la vendita dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico si possono sfruttare due diverse modalità:
– la vendita “indiretta” attraverso una convenzione di ritiro dedicato stipulatata con il GSE – Gestore dei Servizi Energetici o un’altra impresa distributrice,
– la vendita “diretta” mediante contratto bilaterale con un trader (grossista) o attraverso la vendita in borsa, previa iscrizione al mercato dell’energia elettrica.
Per gli impianti con una potenza nominale fino a 200 kW, un’alternativa alla vendita dell’energia è rappresentata dal sistema di “Scambio Sul Posto“.

Quanto tempo serve? E quando ricevo i soldi?

Valutato il progetto e il preventivo dell’azienda costruttrice, tra la richiesta di connessione al gestore di rete e l’ottenimento delle autorizzazioni del Comune passano normalmente dai 30 ai 60 giorni.
L’effettiva fase di posa in opera, dall’installazione alle prove di collaudo, cioè dalla dichiarazione di inizio lavori alla comunicazione di conclusione, richiede circa 2 settimane.
L’installazione del secondo contatore del gestore di rete locale e quindi l’entrata in esercizio dell’impianto avviene entro 30 giorni dalla fine dei lavori.

Per la pratica di SSP Scambio Sul Posto bisogna fare un’apposita richiesta attraverso il portale informatico del GSE entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto.

Per conoscere le modalità ed i meccanismi di valorizzazione dell’energia immessa in rete da parte del GSE cliccare qui

In quanto tempo riesco ad ammortizzare il costo?

Si può stimare un tempo di ritorno del capitale investito compreso tra i 7 e gli 8 anni.
Tuttavia bisogna tener conto che esso dipende da diverse variabili, quali ad esempio: i consumi energetici attuali dell’edificio, la quantità di radiazione solare disponibile (dipendente dalla latitudine del sito d’installazione e dall’orientamento), il costo dell’investimento (dipendente dalla taglia dell’impianto), la valorizzazione dell’energia prodotta e la tipologia di integrazione architettonica.

Per avere un impianto fotovoltaico devo per forza avere un tetto?

I moduli fotovoltaici possono essere collocati su qualsiasi pertinenza di un immobile (tetto, facciata, terrazzo, ecc…) o sul terreno. La decisione deve essere presa in base all’esistenza sul sito d’installazione dei seguenti requisiti:
– disponibilità di spazio necessario per installare i moduli;
– corretta esposizione ed inclinazione della superficie dei moduli.
Le condizioni ottimali in l’Italia sono:
– esposizione SUD (accettabile anche SUD-EST, SUD-OVEST, con ridotta perdita di produzione);
– inclinazione dei moduli compresa fra 25°(latitudini più meridionali) e 35°(latitudini più settentrionali);
– assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento.

C'è una dimensione minima?

Facendo riferimento soprattutto alle piccole applicazioni (tetti fotovoltaici) e a moduli di silicio cristallino, un valore indicativo di occupazione di superficie è di circa 8-10 mq per kW di potenza nominale installata.

Che durata ha un impianto?

Nelle analisi tecniche ed economiche si usa fare riferimento ad una vita utile complessiva di 20-25 anni. In particolare, i moduli, che rappresentano i componenti economicamente più rilevanti, hanno in generale una durata di vita garantita dai produttori oltre i 20 anni.

Ci sono molte pratiche burocratiche da sbrigare?

Per tutti gli impianti residenziali bisogna predisporre le pratiche autorizzative (SCIA, Comunic. Edilizia libera) presso l’Ente locale e fare la richiesta di connessione alla rete elettrica con inoltro al gestore di rete.